giovedì, 19 Dicembre, 2024
Politica

Verso un G20 straordinario. G7: la trincea dei diritti umani. Draghi sente Putin

Il G7 dei ministri degli Esteri, si è aperto su uno scenario internazionale incandescente e frenetico. Già prima dell’incontro, l’Alto rappresentante Ue Borrell polemizzava con Biden, definendo una “catastrofe” la modalità del ritiro delle truppe Nato e “discutibile” la sua affermazione che la costruzione di uno Stato non è mai stata un obiettivo” 

 

Borrell ha aggiunto: “Non possiamo lasciare che Cina e Russia prendano il controllo della situazione”.  Dichiarazione alla quale ha prontamente risposto Mosca: “Bruxelles provi ad ostacolarci”.

 

IN ITALIA, DI MAIO SENTE BLINKEN E DRAGHI MACRON E PUTIN
Intanto, in Italia il ministro degli Esteri Di Maio sentiva telefonicamente il segretario di Stato Blinken per fare il punto sulla situazione prima del vertice, mentre il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, già convocava per venerdì 20 agosto un’altra riunione, quella dei ministri degli Esteri dell’Alleanza Atlantica per “proseguire il nostro stretto coordinamento” sulla situazione “estremamente grave e imprevedibile”. “Coloro che hanno preso il potere hanno la responsabilità di assicurare che i terroristi internazionali non riprendano piede – ha dichiarato Stoltenberg -, gli alleati hanno la capacità di vigilare e di rispondere”. Nella mattinata, Draghi ha sentito al telefono il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, sulle diverse implicazioni della crisi afghana, comprese la gestione del fenomeno migratorio e la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel Paese, mentre avviava i lavori per un G20 straordinario a settembre. Il Presidente del Consiglio, ha, poi, sentito anche Vladimir Putin, per un’analisi articolata sulle implicazioni regionali e le azioni per ricostruire la stabilità, contrastare il terrorismo e i traffici illeciti e difendere i diritti delle donne.

 

DI MAIO: GIUDICARE I TALEBANI DAI FATTI NON DALLE PAROLE
“È importante agire in maniera coordinata nei confronti dei Talebani.  Dobbiamo giudicarli dalle loro azioni – ha affermato Luigi Di Maio al G7 straordinario – non dalle loro parole. Abbiamo a disposizione qualche leva su di loro come l’isolamento dalla comunità internazionale e la prosecuzione dell’assistenza allo sviluppo fornita finora. Dobbiamo mantenere una posizione ferma sul rispetto dei diritti umani e delle libertà, e trasmettere messaggi chiari tutti insieme“.

Di Maio ha poi parlato dell’intenzione di trasferire in Italia circa 2.500 afghani che hanno collaborato negli anni con le istituzioni italiane, oltre ai 500 già arrivati. “È fondamentale – ha spiegato il titolare della Farnesina – ribadire l’appello per un accesso umanitario pieno, sicuro e senza ostacoli delle organizzazioni internazionali al Paese“. L’Italia per questo ha già erogato all’Unhcr il primo contributo di 250mia euro per far fronte all’emergenza umanitaria. Il ministro degli Esteri, ha poi sottolineato l’importanza di coinvolgere anche Russia, Cina e Turchia nel dibattito internazionale, soprattutto per un fronte comune antiterrorismo.

 

 

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