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G20 a Trieste. Ministra Messa: “Ricerca chiave per ripresa forte e resiliente”

sabato, 7 Agosto 2021
1 minuto di lettura

A Trieste nuovo meeting dei Paesi del G20, che questa volta ha visto riuniti i ministri della Ricerca, insieme a organizzazioni internazionali come Ocse e Unesco, Al termine dell’incontro presieduto dal Ministro italiano dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, è stata sottoscritta una dichiarazione congiunta “sulla valorizzazione della ricerca, dell’istruzione superiore e della digitalizzazione per una ripresa forte, sostenibile, resiliente e inclusiva”.  

 

“Il confronto – si legge in una nota diffusa al termine del vertice – si è basato su tre pilastri: come affrontare le nuove competenze in continua evoluzione, come sfruttare il potenziale della tecnologia digitale nel rispetto dei principi e dei valori etici e come promuovere l’utilizzo di infrastrutture digitali comuni per supportare la collaborazione nella ricerca, nella scienza aperta e nell’istruzione superiore”.

 

INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ETICA
La riunione ministeriale ha messo in risalto l’importanza di “promuovere lo sviluppo tecnologico incentrato sulla persona, aumentando l’accesso alla ricerca e all’istruzione superiore per tutti“, affrontando il “divario digitale” e mitigando “i rischi di sicurezza negli ambienti digitali in modo inclusivo ed equo”. I ministri si sono inoltre impegnati nel “continuare il lavoro avviato per identificare i principi etici e i valori richiesti per plasmare società inclusive, resilienti e sostenibili”, proteggendo “i diritti umani, la dignità, la privacy e i dati personali in tutto il ciclo di vita della progettazione e dell’uso dell’intelligenza artificiale e di tutte le tecnologie digitali nella ricerca, nella gestione dell’educazione, nell’insegnamento e nell’apprendimento”.

 

SU RICERCA E FORMAZIONE NECESSARIA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
“Riconosciamo che la cooperazione internazionale nella ricerca – si legge sempre nella nota congiunta – è di fondamentale importanza per il progresso della scienza e per risolvere le sfide sociali e globali, che non possono essere risolte da un solo Paese”. Con la Dichiarazione sottoscritta, i Paesi partecipanti si impegnano, quindi, a “produrre e condividere informazioni su ricerca e istruzione in modo aperto, sicuro e Fair (Findable, Accessible, Interoperable and Reusable), rispettando i regolamenti nazionali e internazionali e osservando i principi e i valori accademici ed etici”. “Abbiamo discusso sulla necessità di una forte alleanza fra la ricerca e la formazione – ha detto la ministra italiana dell’Università e Ricerca, Maria Cristina MESSA -. Serve una forte alleanza fra questi due mondi che sono gli unici che possono garantire una ricerca responsabile”. Assunto anche l’impegno a “promuovere la partecipazione di donne e ragazze negli studi Stem e in altre materie legate alla progettazione e realizzazione di iniziative digitali”. Insieme alla Dichiarazione, licenziato un Allegato di buone pratiche per il continuo scambio e il rafforzamento della collaborazione e della cooperazione in ricerca e istruzione superiore a livello internazionale.

 

 

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