L’ondata di scioperi per protestare contro i licenziamenti ha avuto pieno successo. Questa la versione dei sindacati che fino al 30 luglio si sono impegnati in una vasta azione di protesta tenuta nei luoghi di lavoro contro la fine del blocco dei licenziamenti decisi a fine giugno dal governo. La mobilitazione indetta a livello nazionale ha avuto come slogan: “Il lavoro non si tocca”. A fare il resoconto delle iniziative di protesta è la Fiom Cgil.
“Gli scioperi in Basilicata nel territorio di Melfi e in tutta la Provincia di Pistoia dove si è tenuto un presidio davanti all’azienda Maf”, scrive il sindacato dei metalmeccanici, “sono scesi in campo i metalmeccanici dell’area di Avellino, del territorio di Messina e del polo petrolchimico di Priolo a Siracusa. Decine di aziende del polo industriale di Torino organizzano scioperi in tutto il territorio. È stata realizzata una grande giornata di scioperi e iniziative di mobilitazione”.
Hanno incrociato le braccia i metalmeccanici dell’Abruzzo nella Provincia di Teramo, dell’Umbria a Perugia, della Campania a Napoli, Benevento, Caserta e Salerno, della Basilicata nell’area di Potenza, della Sicilia a Palermo, della Lombardia nella Provincia di Bergamo, del Piemonte a Cuneo, e infine del Trentino- Alto Adige a Bolzano e della Valle D’Aosta nel territorio di Aosta. Ferme le aziende metalmeccaniche delle Marche, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
In occasione delle giornate di mobilitazione Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil, è stata a Napoli, partecipando all’assemblea unitaria delle lavoratrici e dei lavoratori della Whirlpool, in presidio permanente, allo stabilimento di via Argine. Successivamente la leader della Fiom Cgil è stata
presente alla manifestazione cittadina organizzata unitariamente da Fim- Fiom- Uilm Napoli e Campania a Castellammare di Stabia in difesa del cantiere navale.