Entra nel vivo la partita per la nomina del nuovo Segretario Generale della NATO. Tra poco più di un anno scadrà il mandato dell’attuale Segretario Jens Stoltenberg. Le diplomazie d’Europa sono già al lavoro per trovare la quadra sul nome da proporre; la situazione si preannuncia complessa.
L’uscente Stoltenberg ha ricoperto il vertice civile dell’Alleanza Atlantica per sette anni, a seguito di una riconferma per un doppio mandato nel 2018. La nomina del suo successore, vista l’assenza di una procedura formale di elezione alla carica di Segretario Generale, dovrà essere il prodotto di intensa mediazione e accordo collettivo tra gli stati membri. Tradizione vuole che il Segretario Generale sia un europeo. Ciò non significa che ci sia scarsa competizione tra europei, tutt’altro. Inoltre, dopo settantadue anni di vita, comincia a farsi largo l’idea che alla guida di un’organizzazione ormai matura debba esserci finalmente una donna.
ITALIA E REGNO UNITO IN TESTA
I due Paesi che sembrano avvantaggiati al momento per esprimere una propria candidatura sono l’Italia e il Regno Unito. Entrambi i Paesi – oltre ad essere cardini storici e militarmente strategici per l’alleanza – non vedono un proprio connazionale guidare la NATO da parecchi anni. I nomi principali proposti finora, ovviamente in maniera informale da analisti e opinionisti, sono quelli dell’ex Primo Ministro britannico Theresa May e l’ex premier Matteo Renzi. A rigor di logica il candidato più papabile sembra essere proprio la May, sostenuta in maniera compatta dal governo Johnson.
IL RUOLO DEGLI USA
Gli equilibri della NATO, si sa, dipendono sempre in larga parte dagli Stati Uniti. A tal proposito un ruolo chiave sarà giocato dal Presidente Biden. Un’eventuale indicazione da parte sua potrebbe indirizzare definitivamente la partita. Le recenti dichiarazioni del Presidente Biden in merito alla rinnovata centralità che gli Stati Uniti intendono dare all’Unione Europea – Italia in primis – in termini di politica estera, sembra propendere a favore dell’Italia. Una figura che corrisponde a questo identikit potrebbe essere Federica Mogherini: Ministro degli Esteri nel governo Renzi e successivamente Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea.
FUTURO DELL’ALLEANZA
Il futuro della NATO certo non dipenderà solo dal prossimo Segretario Generale. L’Alleanza atlantica sta entrando in un periodo molto complicato da un punto di vista geopolitico, dopo aver vissuto per molti anni una crisi esistenziale dalla quale sembra essere uscita non senza qualche acciacco, il futuro si profila incerto. Dalla minaccia cinese agli attacchi informatici, passando per le ambizioni della Russia, molti saranno i dossier sulla scrivania del nuovo, o della nuova, Segretario Generale.