Settore ad alta innovazione per medicina e ambiente.
Sempre più innovative e agguerrite. L’Italia ha un primato nella nascita e sopravvivenza delle imprese biotech attive.
A fine 2020 erano 721, un numero elevato viste le specializzazioni.
Numeri, meriti e potenzialità emergono dal rapporto annuale Assobiotec-Federchimica ed ENEA. “Le imprese di biotecnologia in Italia.
Facts&Figures – Aggiornamento congiunturale 2021, che mostra un trend di crescita del settore. Il dato sul fatturato totale delle imprese di oltre 11 miliardi di euro, mostra la redditività del settore.
C’è poi un deciso aumento il fatturato biotech delle imprese a capitale italiano specializzate nella R&S biotecnologica, con oltre 13 mila addetti.
Sebbene l’attività delle imprese biotecnologiche rimanga in gran parte concentrata nell’ambito della salute si registra una tendenziale espansione delle quote relative alle imprese che sviluppano applicazioni
biotecnologiche per l’industria e l’ambiente oltre che per l’agricoltura e la zootecnia.
La presenza delle imprese biotech italiane è diffusa su tutto il territorio nazionale e, sebbene si registri una lieve crescita di quota delle regioni del Mezzogiorno (dal 16,6% del 2014 al 19,2% del 2019), il settore rimane concentrato per più del 60% nel nord del Paese.
Unica regione meridionale che emerge per quota sul totale del numero di imprese e di investimenti in R&S è la Campania.
“Quello delle biotecnologie è un settore che ha potenzialità straordinarie”, commenta io Presidente Assobiotec-Federchimica Riccardo Palmisano,”confermato dagli strumenti che stanno permettendo al mondo di superare la pandemia: dal sequenziamento del genoma del virus ai test diagnostici, fino ai vaccino e agli anticorpi monoclonali, tutte le risposte al Covid 19 sono state biotecnologiche. Il Biotech è universalmente riconosciuto quindi come un asset sul quale i Paesi sviluppati non possono non puntare per una ripartenza economica che sia anche sostenibile. Oggi siamo a un bivio cruciale ed è il momento, come
sistema Paese, di scegliere di seguire finalmente la strada dell’innovazione.
Abbiamo grazie al Next Generation EU e al Piano nazionale di Rinascita, risorse mai viste prima e un’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica su diverse priorità sulle quali da anni chiediamo interventi di policy”.
“Dalle prime indicazioni emerge una sostanziale tenuta del settore delle biotecnologie in Italia”, fa presente Gaetano Coletta (ENEA), responsabile Servizio Offerta e Valorizzazione Servizi di Innovazione, “nonostante l’emergenza COVID-19; inoltre, il Rapporto Assobiotec-ENEA conferma il trend di cambiamento strutturale in corso nel settore, con la progressiva crescita delle applicazioni biotecnologiche per l’industria, l’ambiente, l’agricoltura e la zootecnia”.