venerdì, 22 Novembre, 2024
Economia

L’Italia rinasce se punta sul Mezzogiorno

L’occasione di “ripartenza” che l’Italia si trova di fronte sarà irripetibile solo se saprà coniugare crescita nazionale con coesione territoriale. Indirizzare le risorse del PNRR verso una reale riattivazione del sistema economico del Mezzogiorno, come più volte sottolineato dalla Svimez, può costituire l’opportunità per recuperare i trend di crescita dei principali paesi europei.

Nell’economia del Meridione ci sono nuclei di forza significativi su cui fare leva. Non ci riferiamo solo all’agricoltura e al turismo, ma anche alla portualità e alla logistica, nonché a importanti comparti di industria manifatturiera, di piccola, media impresa e grande impresa.

 

Eccellenze nazionali

Anacronistico continuare ad alimentare gli stereotipi sul Sud di Italia come di una unica zavorra in mano alla criminalità organizzata e a una popolazione di “guappi” e “saltimbanchi” nullafacenti. L’economia meridionale non è uniforme. Essa presenta esempi di successo che dimostrano che la convergenza tra Nord e Sud è un obiettivo possibile. Vi sono aree industriali vitali sia in comparti tradizionali come l’abbigliamento e l’alimentare, sia in settori avanzati quali l’aerospaziale, le apparecchiature elettroniche e della misurazione. Nel turismo si sono affermate aree che, anche grazie allo sviluppo di voli a basso costo, hanno accresciuto la capacità di intercettare la domanda internazionale.

 

L’export agroalimentare in controtendenza rispetto a calo nazionale

Pochi sanno, per esempio, che il forte calo dell’export causato dalla pandemia un po’ in tutto il territorio nazionale si scontra con l’inaspettata capacità del Meridione di “resistere”, in controtendenza nazionale. Il Sud ha mostrato, per esempio, una dinamica meno negativa della media grazie alle ottime performance dei prodotti agroalimentari. Secondo il Focus appena pubblicato dalla Sace, lo shock pandemico ha messo ancora più in risalto le potenzialità inespresse dell’export del Sud, potenzialità che potrebbero essere sviluppate nel prossimo futuro sia verso i partner commerciali già consolidati (dagli Usa alla Germania), sia verso geografie poco conosciute ai prodotti meridionali.

 

Gli investimenti al Sud rimbalzano sul Centro-Nord

Le ricchezze culturali, ambientali, di capacità produttive inespresse presenti nel Mezzogiorno possono essere utilizzate per il rilancio dell’economia dell’intero Paese. Lo sviluppo dell’economia meridionale offrirebbe un mercato di sbocco, un volano di crescita anche per le produzioni di altre aree, avviando un circolo virtuoso di investimenti e crescita sia al Sud sia al Centro Nord. Inoltre, data l’interdipendenza tra Nord e Sud, i maggiori investimenti nel Mezzogiorno alimentano un effetto indiretto sulle produzioni del Nord, attraverso una domanda di beni e servizi necessari alla realizzazione di tali investimenti. La SVIMEZ calcola che, per ogni euro di investimento al Sud, si genera circa 1,3 euro di valore aggiunto per il Paese e di questo circa 30 centesimi (il 25%) ricada nel Centro-Nord.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

“Fondo impresa femminile”. Da oggi le domande. In bando 200 milioni

Leonzia Gaina

Toscana, Saccardi “Trasferire innovazione al comparto agricolo”

Redazione

Grandi Giardini Italiani sostiene ruolo culturale di Lerici

Angelica Bianco

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.