Negli ultimi anni l’autunno sembrerebbe essere la stagione più amata. Se ne attende intensamente l’arrivo, con le sue temperature più gradevoli rispetto alle estati torride, i colori che commuovono e una certa sensazione di conforto. Da settembre in poi ecco che lentamente si intensifica e prende forma l’atmosfera autunnale e con essa ritornano tutti quegli elementi che, ormai, la caratterizzano.
I colori, il foliage e il conforto
Ma perché è tanto amata? Tramite un piccolo sondaggio che abbiamo fatto sui social siamo riusciti ad avere alcune risposte. Ad attirare le persone sono soprattutto i colori, il foliage, il calore dei primi golf, il cibo e le bevande calde, ma anche la tranquillità e il confort di restare a casa senza sentirsi obbligati a uscire. La copertina sotto cui rifugiarsi, con in mano una tazza di tè o una tisana, pronti per leggere un libro o vedere qualcosa in televisione, è quanto di più desiderabile ci sia. Anche la pioggia, che porta con se’ temperature più accettabili e contemporaneamente rende più brillanti i colori che ci circondano, con il suo suono ritmico che culla concorre a trasportarci in uno stato di pace.
La psicologa Allegra Diamanti ci ha spiegato che i colori della stagione sono così importanti perché “stimolano il sistema di ricompensa cerebrale, rilasciando dopamina, un neurotrasmettitore legato al piacere e alla motivazione. Questo crea sensazioni di calma, riduzione dello stress e benessere generale”. Tutto ciò è dovuto, sempre secondo l’esperta, anche a sentimenti di gioia e nostalgia infantile che rivivono in noi con l’arrivo di questa stagione. La sensazione di sicurezza e di comfort che l’autunno rappresenta per molti secondo la psicologa “evocano un senso di ‘coziness’ [benessere], legato al concetto danese di ‘hygge’ [termine danese e norvegese che descrive un sentimento di intimità] , un sentimento correlato al senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità. Ciò proviene da fattori evolutivi e sociali: il cambio di stagione segnala una preparazione al riposo invernale, riducendo la pressione per attività esterne e permettendo di godere della casa senza sensi di colpa. Non si tratta di pigrizia, ma di un adattamento naturale che promuove il benessere mentale”.
Insomma, con l’autunno ci si sente più in contatto con se stessi, con la propria anima e molti la considerano una stagione in cui poter ricominciare tutto dall’inizio. Ci si pongono i nuovi traguardi da raggiungere nell’anno. Anche lo studio condotto da psicologi esperti, pubblicato sul sito specializzato in fenomeni della psiche “Verywell Mind”, considera l’autunno un “temporal landmark”, un punto di riferimento temporale, perché capace di invogliare le persone a raggiungere nuovi obiettivi. Secondo gli studiosi tale associazione potrebbe derivare dall’esperienza scolastica, quando le lezioni ricominciavano proprio a settembre. La dottoressa Yasmine Saad, tra gli autori di questo studio, spiega, infatti, che i temporal landmark “dividono la vita in fasi mentali diverse. Ci permettono di lasciare nel passato le esperienze negative e ci spingono a cercare nuove prospettive”.
Gli elementi pop che identificano l’autunno
A raccontare questa stagione ci sono anche i film, le serie tv, le canzoni e i libri. Parlando di autunno esistono elementi iconici della cultura pop, che ormai permeano in profondità l’immaginario collettivo come, per esempio, la serie tv “Una Mamma per amica”, andata per la prima volta in onda dal 2000 al 2007, ma che viene puntualmente riproposta tra settembre e ottobre, continuando a rappresentare un must per chi si vuole immergere completamente nell’estetica autunnale, tanto che in occasione dei suoi 25 anni dalla prima messa in onda Warner Bros ricreerà, nei suoi studi a Hollywood, i set di Stars Hollow, la cittadina dove sono ambientate le vicende di Lorelai e Rory Gilmore, vistabili dal pubblico. Non solo una visita, ma una vera e propria esperienza interattiva: si potrà, infatti, pranzare o prendere un caffè al Luke’s Diner e partecipare a eventi in costume.
Un altro simbolo della stagione è la saga di “Twilight”, tanto che la sua colonna sonora ha ispirato un nuovo termine per indicare l’autunno, “hoa hoa hoa season”, che richiama un verso estratto dal brano “Eyes on fire” dei Blue Foundation.
L’autunno e la letteratura
Poi ci sono i romanzi gotici, horror e “dark academia”, basati su un’estetica che combina elementi classici, gotici, mistery con la cultura accademica, l’arte e la letteratura. Tra le letture perfette per questi mesi troviamo “Frankenstein” di Mary Shelley, “Dio di illusioni” di Donna Tartt, i libri più spaventosi di Stephen King, “L’incubo di Hill House” di Shirley Jackson, “Cime Tempestose” di Emily Brönte e “Dracula” di Bram Stoker, solo per citarne alcuni.
Il fil rouge per descrivere l’autunno è quello della nostalgia dolceamara e del ritorno alla sicurezza della routine quotidiana, ma soprattutto, se vogliamo, è l’attesa continua di un qualcosa che verrà. Il calendario in questo periodo è, infatti, ricco di eventi: a settembre si attende Halloween, a ottobre il giorno del Ringraziamento e a novembre già si comincia a pensare al Natale. D’altronde è risaputo che è il viaggio a contare e non la destinazione.



