Il prossimo 24 ottobre, dalle ore 20.30, la potremo trovare a Bellaria, presso la sala d’ attesa della Stazione, per un originalissimo firmacopie del suo nuovo libro, ed il 3 dicembre al Soul Cafè a Ravenna, sempre al fine di abbracciare da vicino i suoi lettori e fare loro una dedica sugli acquisti del volume: lei è Alessandra Maltoni, scrittrice romagnola appassionata di letture e viaggi che, in collaborazione con la sorella Barbara, segue nel suo racconto proprio il filone dell’importanza del viaggio nella vita e nei sogni degli uomini. Il titolo “Sogni e Colori Viaggio attraverso il Venezuela: Appunti di viaggio” sottolinea che il viaggio è una questione di cambiamento, scoperta e crescita personale, e non solo di destinazione. Il viaggio è esperienza, apprendimento ed apertura al mondo, e permette di conoscere meglio se stessi. Il viaggio di cui si racconta nel libro, però, non lo compie in prima persona l’autrice, ma ne viene a conoscenza grazie ad un diario dimenticato per tanto tempo in un cassetto dalla sorella Barbara. Attraverso le parole scritte di Barbara, ecco nascere il suo libro. La incontriamo a Roma, di passaggio, mentre sta tornando a Ravenna, dove vive e lavora come titolare del Centro Servizi Culturali, e dove si occupa di gestione di attività di consulenza culturale, organizzazione eventi, redazione e revisione testi.

Come ha influito la relazione familiare tra lei e Barbara nella scelta editoriale e nella curatela del testo? È intervenuta sullo stile del diario originale?
La relazione familiare con Barbara è stata una guida fondamentale nella scelta editoriale, conferendo al progetto una prospettiva di profonda autenticità e rispetto. Ho voluto mantenere l’essenza schietta e genuina del diario originale, valorizzandola con una curatela attenta. Il mio intervento si è concentrato sull’arricchimento del contesto culturale e umano, attraverso l’integrazione di citazioni di grandi poeti e scrittori. Questo ha permesso di avvolgere il testo in un’aura di valore universale, senza alterare lo stile personale e intimo del diario.
Nel libro si trovano infatti numerosi riferimenti poetici e letterari: qual è stato il criterio nella selezione delle citazioni (Byron, Neruda, Merini..) che introducono i capitoli?
E’ stato puramente tematico e concettuale. Ogni riferimento poetico o letterario è stato scelto con l’intento di anticipare e amplificare il messaggio intrinseco del capitolo. L’obiettivo era creare una risonanza emotiva e intellettuale tra il vissuto narrato nel diario e la saggezza universale espressa dai grandi della letteratura, fornendo al lettore una chiave di lettura più profonda del contenuto.
“Sogni e Colori Viaggio attraverso il Venezuela: Appunti di viaggio” sembra un ponte tra generazioni: come immagina che possa essere letto dai giovani di oggi, soprattutto quelli nativi digitali?
Ipotizzo che il libro possa suscitare un forte interesse nei giovani, in particolare offrendo loro una visione autentica e non virtuale di un paese culturalmente lontano e diverso. Spero che la narrazione ispiri una riflessione sul viaggio come strumento di crescita, condivisione e consolidamento dei rapporti umani, in netta opposizione all’ozio o al semplice disimpegno. Per i nativi digitali, l’esperienza di vita vera descritta può rappresentare un contrappunto affascinante al mondo delle apparenze e del fantasy, stimolandoli a esplorare la realtà oltre il digitale. Inoltre, la disponibilità in formato eBook garantisce l’accessibilità a questa generazione.
Ci sono momenti del diario che l’hanno sorpresa o commossa rileggendoli dopo tanto tempo? Quali in particolare?
Rileggere il diario a distanza di tempo ha suscitato in me una profonda emozione. In particolare, l’incontro con gli affetti familiari e la descrizione dei legami coltivati, come quello con gli zii, mi ha toccata profondamente. La sorpresa è giunta dalla sezione relativa ai cercatori d’oro; quelle pagine hanno una qualità quasi favolistica, con un’atmosfera così vivida da sembrare estratti da una narrazione fantastica, pur essendo il racconto di un’esperienza reale.
Il Venezuela del diario è un paese contraddittorio, ma profondamente vivo. Se Barbara dovesse tornare oggi in quei luoghi, secondo lei che impressioni avrebbe?
È una domanda complessa. Temo che le impressioni di Barbara oggi sarebbero ulteriormente aggravate, se non peggiori, rispetto al quadro contraddittorio del diario. Purtroppo, la realtà che il Venezuela sta vivendo tutt’oggi è segnata da una situazione politica e sociale molto tesa, con sfide significative che mettono in discussione il valore della vita quotidiana. Probabilmente, la profonda vitalità del paese oggi si manifesterebbe in modo più sfumato, oscurata dalle difficoltà del contesto attuale.