Socialista e musulmano. Eppure giovane di 34 anni con moglie di 28 e assistente politico di 26: questo non lo vogliamo dire? Certo il nuovo Sindaco di NYC ha sbalordito tutti crescendo nei consensi in modo sorprendente nelle ultime settimane. E questa volta non ho beccato come con Trump lo scorso anno. Adesso ho sbagliato pronostico, convinto che reggesse lo schema Cuomo, non trovando (il mese scorso) nessuno disposto a votarlo e a dirlo. Come accadde con Kamala… Ma forse, in fondo i newyorkesi hanno votato Mamdami turandosi il naso e sono pronti a onorare la città martire il 9/11 di 25 anni fa. Perché? Perché sanno che Mamdani al di là di dove viene, sa dove vuole portare la città, ascoltando da tempo i consigli del Senatore Bernie Sanders. L’estremismo islamico, lo scontro ideologico, la cultura woke sono temi destinati a rimanere lontani dall’agenda del nuovo sindaco di NYC. Un uomo nato
nato in Uganda da mamma indiana (regista di successo) in America non può diventare presidente degli Stati Uniti… ma sindaco della città icona nel mondo dell’accoglienza mi pare possibile e auspicabile. E allora cosa vuol dire la Vittoria di Mamdami e chi ne ha paura?
Questa vittoria spiega che la democrazia americana gode di ottima salute; è capace col voto di riequilibrarsi in nome di programmi e di coltivare sempre, ancora più forte il sogno americano. Se ne facciano una ragione i comunisti di casa nostra, gli antiamericani preconcetti e manieristici, gli odiatori seriali in rete, i commentatori del mainstream che parlano non conoscendo l’America che odiano. Alla prova dei fatti adesso Mamdami governerà la Grande Mela e se gli ultimi sindaci non ci sono riusciti affatto e la gente rimpiange la tolleranza zero del Sindaco Giuliani, Mamdami prenda di petto le questioni con approcci pragmatici onorando la gioventù che porta e l’ascolto dei saggi come il vecchio Bernie. A proposito di vecchi. A 84 anni ieri è morto il falco, vicepresidente Dick Cheney. La stessa età del senatore democratico Bernie Sanders.



