“Imparare è conoscersi, educare è accompagnare”. Giovani e adulti a confronto sul valore dell’istruzione

Giovani e adulti si sono incontrati al “Giubileo del mondo educativo”, la finestra del Giubileo 2025 dedicato alle scuole: per i primi imparare significa conoscersi, per i secondi accompagnare. L’istruzione diventa così il ponte tra sogni e realtà. Otto studenti si sono mischiati tra la folla dei pellegrini per chiedere loro cosa rappresentasse davvero la formazione
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Dal 27 al 31 ottobre a Roma migliaia di giovani e adulti si sono incontrati per il Giubileo del mondo educativo, un’occasione per ridefinire il senso profondo dell’istruzione, dalla quale sono emerse due chiavi di lettura complementari: per i ragazzi vuol dire conoscersi, per gli adulti è accompagnare. L’istruzione si conferma così il ponte imprescindibile che collega aspirazioni e vita concreta sogni e realtà.

7.000 voci per una domanda: cos’è davvero educazione?

Cuore dell’iniziativa è stato “La scuola è vita”, promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Sette mila studenti, provenienti da oltre trenta nazioni, hanno animato le aule e i cortili dei palazzi vaticani, interrogandosi sul significato universale dell’educazione. Un gruppo di otto studenti – Adele, Anna, Leonardo, Martina, Nicolò, Noemi, Assma e Safa, provenienti da Caluso (TO), Magenta (MI) e Sassuolo (MO) – si è mescolato alla folla dei pellegrini per raccogliere le loro voci e le loro visioni. Ne è emerso un quadro vibrante, dove l’istruzione non è mero studio, ma un percorso di crescita e libertà.

L’istruzione ti fa capire quanto il mondo sia aperto e quanto sia importante imparare a vivere con l’altro”, spiega Nicolò, sintetizzando un sentire comune. Per i giovani, la formazione è anzitutto auto scoperta. Holly, che aspira a diventare avvocata, la vede come un modo per “svilupparsi e diventare migliori”, mentre Barnabás ha scoperto di poter “arrivare oltre i propri limiti” superando un esame difficile. La scuola, in questa prospettiva, è lo strumento per dare forma alla propria identità e ai propri sogni.

L’impegno degli adulti: accompagnare e sostenere le passioni

Accanto all’entusiasmo giovanile, si sono affiancate le riflessioni di docenti, educatori e genitori, che guardano all’educazione con una prospettiva più esperta e progettuale. Per loro l‘insegnamento supera la semplice trasmissione di nozioni per diventare un atto di accompagnamento. Si tratta di creare opportunità per sperimentare e mettere in pratica le passioni, fornendo strumenti concreti per affrontare la realtà, ben oltre il superamento di un esame. “Ho visto ragazzi che pensavano di non essere portati per nulla e poi si sono appassionati grazie a un progetto scolastico”, racconta Ludovica, una docente, sottolineando come la motivazione nasca dall’esperienza diretta, come laboratori di robotica o attività artistiche. Anche le attività extrascolastiche sono state indicate come fondamentali. Docenti come Chiara, insegnante di inglese, ne evidenziano il ruolo nel trasformare i sogni in obiettivi reali, offrendo spazi di espressione e libertà.

Il filo conduttore: educazione è trasformazione e libertà

Dalle aule del Giubileo emerge un messaggio univoco, un filo conduttore che unisce generazioni: l’educazione è lo strumento fondamentale per la trasformazione e la libertà individuale. Per i ragazzi, imparare è un atto di fede nei propri sogni; per gli adulti, educare è l’impegno concreto a fornire le opportunità necessarie affinché quei sogni possano concretizzarsi.

Dalle parole dei giovani nasce un messaggio di speranza: l’istruzione è il modo per costruirsi e per cambiare il mondo. Dalle riflessioni degli adulti arriva un impegno a creare percorsi educativi capaci di coltivare le passioni e accendere la fiducia. In fondo, entrambi concordano su un principio semplice ma fondamentale: non esiste un solo modo di imparare, così come non esiste un solo percorso per realizzare i propri sogni, ma per tutti l’educazione resta il ponte più solido tra ciò che siamo e ciò che aspiriamo a diventare domani.

Cristina Calzecchi Onesti

Cristina Calzecchi Onesti

Giornalista ed esperta di comunicazione aziendale. Dopo esperienze in tutta la comunicazione, dagli uffici stampa alle Relazioni esterne, ai Rapporti istituzionali, per quasi dieci è stata assistente parlamentare, portavoce e spin doctor alla Camera e al Senato. Da sempre si occupa di politica, sociale, diritti civili e ambiente.

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