Attualità

Confcommercio e Anci, appello al Governo: la priorità, rilanciare il tessuto economico urbano

Premiare i progetti mirati e “azioni concrete di rilancio del tessuto economico urbano”. Lo chiedono Confcommercio e Anci: le risorse del “Fondo nazionale” dovrebbero andare “direttamente ai Comuni e alle Città Metropolitane”
“Un’efficace politica di rigenerazione urbana non può prescindere dalla dimensione economica e sociale, che è quella che dà vita alle città”: sottolineano i presidenti di Confcommercio, Carlo Sangalli, e di Anci, Gaetano Manfredi, in una lettera congiunta indirizzata ai ministri Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze), Matteo Piantedosi (Interno), Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza Energetica) e Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti).

Fondo nazionale per la rigenerazione urbana

Nel testo, anche alla luce del protocollo d’intesa sottoscritto tra le due organizzazioni Confcommercio e Anci avanzano una proposta congiunta in vista della definizione del decreto interministeriale sul nuovo “Fondo nazionale per la rigenerazione urbana”. In particolare, le risorse del fondo dovrebbero essere attribuite direttamente ai Comuni e alle Città Metropolitane, mentre i criteri di ripartizione dovrebbero premiare i progetti che integrano gli obiettivi infrastrutturali con azioni concrete di rilancio del tessuto economico urbano. “Il fenomeno della desertificazione commerciale ha, infatti, assunto dimensioni allarmanti”, si evidenzia nella lettera.

La crisi: 118 mila i negozi chiusi in Italia in dodici anni

Da una analisi dell’ufficio studi di Confcommercio emerge che, tra il 2012 e il 2024, sono andati persi in Italia circa 118mila negozi al dettaglio.
“Le due organizzazioni”, scrivono i presidenti di Confcommercio, Carlo Sangalli, e di Anci, Gaetano Manfredi, “auspicano, inoltre, che il ruolo delle attività economiche di prossimità per il rilancio delle città trovi adeguato riconoscimento anche nell’ambito del disegno di legge sulla rigenerazione urbana in discussione in Parlamento, e ribadiscono la necessità di prevedere un’Agenda Urbana Nazionale che rappresenti la cornice di riferimento per le politiche sul futuro delle città e del terziario di mercato”.

Anna Garofalo

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