giovedì, 25 Aprile, 2024
Economia

Prodotti agricoli costi in altalena. Prezzi su nei negozi, vendite di realizzo nei campi

Brutta sorpresa per le massaie e per i conti delle famiglie. Rialzi dei prezzi del carrello della spesa si erano già manifestati a inizio mese ma ora la batosta arriva con i prezzi della frutta che salgono del 4%. Con un problema non indifferente per i fruttivendoli e grande distribuzione, quello che nei campi, complice il freddo e la deperibilità, alcuni prodotti vengono venduti a prezzi stracciati.

Così al banco alimentare i prezzi salgono nei campi subiscono un drastico calo. La responsabilità non è degli agricoltori che cercano di poter equilibrare investimenti e perdite, ma del maltempo che a gennaio ha prodotto danni a numerose colture. La Coldiretti, attenta alle oscillazioni dei prezzi e in generale al rapporto tra filiere produttive e consumatori parla di “speculazione al ribasso” con clementine e carciofi sottopagati nei campi nazionali dove ha colpito il maltempo. L’analisi della Coldiretti si sovrappone ai dati Istat relativi all’andamento dell’inflazione a dicembre che evidenziano un aumento dei prezzi alimentari dello +0.8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A dimostrazione che l’agricoltura, come molti altri prodotti è interconnessa a ciò che accade negli altri Paesi Ue, così in questi giorni con l’Unione Europea nella morsa del gelo è scattato l’allarme per le forniture di verdure, frutta e ortaggi sugli scaffali. Carenza per effetto del crollo dei raccolti in molti Paesi a partire dalla Spagna che è il principale produttore europeo ed esportatore anche in Italia. Gli eventi climatici estremi che hanno interessato il territorio iberico con gelate e temperature polari hanno danneggiato coltivazione di agrumi e ortaggi con i prezzi che sono esplosi per i principali prodotti, dai cetrioli ai cavolfiori fino alle zucchine con effetti anche sui mercati all’ingrosso in Italia. I problemi delle variazioni climatiche, tuttavia, nelle ultime ore colpito anche l’Italia e in modo pesante. Secondo la prima ricognizione fatta dagli agricoltori le difficoltà maggiori si concentrano per le coltivazioni in campo come cavoli, verze, cicorie, finocchi, carciofi, radicchio e broccoli ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni coltivate in serra. Per gli acquirenti non è facile destreggiarsi negli acquisti dal momento che è chiamato a valutare più “parametri”, come qualità, convenienza, luogo di produzione. Un aiuto è dato dalla Coldiretti che ha elaborato un vademecum per la frutta e verdura dove si consiglia di verificare l’origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, di preferire le produzioni locali che non sono soggette a lunghi e difficili trasporti e di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori. Un modo, almeno secondo i suggerimenti delle associazioni di categoria, per aiutare in un momento di difficoltà l’agricoltura e quanti ci lavorano.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Confcooperative: tassi e inflazione hanno bruciato 693mld di ricchezza finanziaria delle famiglie

Valerio Servillo

“Pentole vuote” la protesta dei consumatori contro il caro vita

Cristina Calzecchi Onesti

Agricoltura, Romano Spica (Direttore Scientifico Aquae): “Innovazione e ricerca per uso sostenibile dell’acqua”

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.